ORSA Ferrovie Lombardia ha realizzato un file PdF con il Contratto Aziendale del Gruppo F.S.I. del 22 maggio 2025 con indice cliccabile.
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ORSA Ferrovie Lombardia ha realizzato un file PdF con il Contratto Aziendale del Gruppo F.S.I. del 22 maggio 2025 con indice cliccabile.
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ORSA Ferrovie Lombardia ha realizzato un file PdF con il Contratto Nazionale della Mobilità - Area Contrattuale Attività Ferriviarie del 22 maggio 2025 con indice cliccabile.
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INTENVENTO DEL SEGRETARIO ORSA TRASPORTI LOMBARDIA - ROBERTO DE FERDINANDO
AUDIZIONE REGIONE LOMBARDIA DEL 09/10/2025 O.D.G: SICUREZZA LUNFO LA TRATTA FERROVIARI MILANO LODI
Buongiorno Onorevoli componenti della commissione come Segretario del sindacato ORSA Trasporti, mi rivolgo a voi con senso di responsabilità e profonda preoccupazione per il ruolo che le stazioni ferroviarie stanno assumendo nel nostro tessuto urbano e sociale.
Le stazioni come spazio urbano e presidio di sicurezza
Le stazioni ferroviarie non sono più semplici luoghi di transito. Oggi, molte si trovano nel cuore pulsante delle città e devono essere ripensate come beni comuni, centri di socialità, presidi di sicurezza. Questo implica una revisione profonda della loro architettura funzionale e urbanistica, affinché diventino spazi vivi, sicuri e integrati.
Urbanistica e presidio sociale
Una stazione ben progettata è una piazza pubblica. Illuminata, decorosa, sorvegliata, frequentata. Ma questo non può avvenire senza una cabina di regia condivisa: enti locali, ferrovie, urbanisti e
forze dell’ordine devono collaborare per definire l’“ambiente stazione”. Non tutte le attività generano lo stesso clima sociale. Una discoteca o un fast food aperto h24 possono accentuare disordini. Al
contrario, uffici postali, ristoranti, librerie, negozi di abbigliamento favoriscono una frequentazione stabile, rispettosa, civile.
Sicurezza percepita e reale
La sicurezza non si garantisce con le sole telecamere. Serve presenza umana, personale visibile, formato, pronto a intervenire. Il treno è un ambiente mobile. Intervenire su un convoglio in movimento richiede strategie operative dedicate. Attendere 30 o 40 minuti per un intervento su un treno regionale è inaccettabile. La sensazione di impunità nasce quando la sorveglianza non è accompagnata da azioni concrete. Le telecamere devono essere strumenti di intervento, non solo di registrazione.
Il limite della gestione privatistica
La deriva privatistica nella gestione delle aziende che offrono un servizio pubblico ha prodotto tagli sistematici al personale, in nome di una presunta produttività. Un esempio emblematico è il capotreno: un tempo erano in due, oggi spesso è una sola persona a bordo, responsabile della sicurezza di oltre mille passeggeri. Domani, in un futuro ormai prossimo, la nuova regolamentazione europea dei processi ferroviari apre la strada all’eliminazione di questa figura fondamentale. La sicurezza non può essere considerata un costo da ridurre. È un investimento strategico, una garanzia di qualità del servizio, un pilastro della fiducia dei cittadini.
Per questo chiediamo che le istituzioni si facciano carico di questa visione. Che si apra un tavolo permanente di confronto. Che la politica, tutta, abbia il coraggio di difendere il principio dei contratti di riferimento, e che tutte le società siano tenute ad applicarli, evitando differenze e corse al ribasso. Oggi, purtroppo, la normativa vigente consente l’esatto contrario. Ecco perché, in questa assise partecipata da autorevoli rappresentanti istituzionali e politici, mi auguro di poter sensibilizzare su un tema cruciale per la nostra organizzazione: la difesa della sicurezza, della dignità del lavoro, e della coerenza contrattuale nel trasporto pubblico ferroviario.
Grazie.
INTERVENTO del Segretario ORSA FERROVIE LOMBARDIA Sig. Luca Beccalli
V COMMISSIONE TRASPORTI REGIONE LOMBARDIA
09 OTTOBRE 2025
Sicurezza nelle stazioni ferroviarie e nei trasporti
Introduzione
Buongiorno Presidente, buongiorno ai componenti della Commissione ed ai presenti. Grazie per averci dato l’opportunità di intervenire su un tema che tocca la quotidianità di migliaia di lavoratori e cittadini: la sicurezza nelle stazioni ferroviarie e sui treni.
Intervengo oggi a nome di ORSA Ferrovie per portare la voce di chi ogni giorno lavora sui treni, nelle stazioni, nei depositi. La sicurezza ferroviaria non è più solo una questione normativa, tecnica o organizzativa: è diventata una vera emergenza sociale.
Episodi recenti in Lombardia
Ci limiteremo ad esporre solo alcuni eventi accaduti negli ultimi dieci mesi, in Lombardia, periodo in cui abbiamo registrato un crescendo di episodi gravi, spesso violenti, che hanno coinvolto il personale ferroviario e i passeggeri. Non parliamo di casi isolati, ma di una tendenza preoccupante:
Proposte e azioni ORSA Ferrovie
ORSA Ferrovie ha denunciato pubblicamente questa deriva. Abbiamo chiesto più volte un intervento strutturale, non emergenziale. Perché telecamere ambientali e bodycam non bastano, come non bastano le promesse. Serve presenza, serve prevenzione, serve protezione.
Abbiamo avanzato proposte chiare:
Ma non ci siamo fermati alle richieste. ORSA Ferrovie ha agito:
Tagli al personale e desertificazione delle stazioni
Ma come garantire sicurezza quando il personale è sempre meno presente? Negli ultimi anni, abbiamo assistito a tagli progressivi al personale ferroviario: meno agenti di stazione, meno operatori di assistenza, meno personale viaggiante a bordo treno. La desertificazione delle stazioni, soprattutto quelle di cintura e dei piccoli centri, ha reso molti luoghi vulnerabili e privi di presidio. Una stazione vuota diventa terreno fertile per vandalismi, bivacchi, spaccio, aggressioni. Un treno con un solo capotreno in servizio, in orario serale, su direttrici critiche, espone il lavoratore e i passeggeri a rischi inaccettabili.
La sicurezza non si garantisce con algoritmi o telecamere, ma con presenza umana, formazione, presidio territoriale. ORSA Ferrovie chiede che si torni a investire nel personale, nella sua visibilità, nella sua tutela. Perché la sicurezza ferroviaria non può essere delegata all’automazione o alla fortuna.
Olimpiadi Invernali 2026: una sfida da affrontare
Reputiamo che la situazione, in considerazione della nuova sfida che dovrà affrontare Regione Lombardia, ovvero le Olimpiadi Invernali 2026, debba assolutamente trovare una mitigazione e non un peggioramento.
Nel corso dell’incontro del 24 settembre con Trenord, ORSA Ferrovie ha evidenziato le criticità legate all’aumento della produzione, alla modifica del servizio commerciale sulla Valtellina, all’estensione dell’orario fino alle 2:30 di notte sulla maggior parte delle direttrici. Ma l’aumento dei treni e dei turni non può avvenire senza un rafforzamento del personale.
La sicurezza e l’incolumità personale non possono e non devono essere sacrificate sull’altare dell’efficienza o dell’offerta commerciale. L’aumento dei treni, dei turni e della pressione operativa deve essere accompagnato da un rafforzamento dei presidi e della vigilanza sui treni e nelle stazioni.
Confronto con FS Security e Trenord
ORSA Ferrovie ha partecipato attivamente anche al confronto con FS Security, sia in ambito nazionale che regionale. Abbiamo accolto positivamente l’annuncio di 100 nuove assunzioni, ma abbiamo chiesto chiarezza sull’uso delle bodycam e un confronto preventivo su ogni sperimentazione che impatta sul lavoro e sulle condizioni del personale. Bodycam che sono state oggetto di accordo anche con Trenord in primavera, ma ancora l’azienda lombarda non ha avviato alcuna sperimentazione.
Valutazione del progetto “Stazioni Sicure”
Abbiamo apprezzato il progetto “Stazioni Sicure” promosso da Regione Lombardia, che ha coinvolto comuni come Pavia, Vigevano, Lecco, Como, Varese, Busto Arsizio. Ma diciamolo chiaramente: questi interventi, pur utili, sono ancora troppo frammentati e dipendenti dalla volontà dei singoli territori.
Richieste alla Commissione
Chiediamo a questa Commissione:
Conclusione
ORSA Ferrovie è sempre pronta e disponibile a collaborare, a portare dati, testimonianze, soluzioni. Ma serve un segnale forte. Sia nei confronti dei lavoratori che dei cittadini. La sicurezza non deve essere vista come un costo, ma come un diritto fondamentale. È il fondamento della mobilità pubblica. Non possiamo aspettare il prossimo episodio per agire. La sicurezza ferroviaria va affrontata ora, con responsabilità e visione.
Grazie.
TRENORD – INCONTRO OLIMPIADI 2026
🏔️ In data 24 settembre 2025 si è svolto un incontro tra ORSA Ferrovie Lombardia, congiuntamente al Coordinamento RSU, e la società Trenord, finalizzato ad avviare il confronto sul tema delle Olimpiadi Invernali 2026.
🚂 Durante la riunione Trenord ha presentato il nuovo Responsabile della Pianificazione per le Olimpiadi e illustrato le modifiche previste al servizio ferroviario nel mese di febbraio 2026. Il programma di tale servizio commerciale è stato pensato in risposta alle richieste della Regione Lombardia e alle esigenze degli utenti che parteciperanno all’evento.
📈 L’azienda ha evidenziato la necessità di incrementare la produzione nei vari settori operativi e su diverse direttrici (S1, S3, S4, S5, S6, S8, S13, S19 e MXP), oltre a modificare il cadenzamento e l’offerta del servizio ferroviario sulla linea della Valtellina, prevedendo l’eliminazione dei treni regionali per potenziare l’effettuazione dei treni RegioExpress. Per garantire la mobilità durante l’intero periodo olimpico, la società ha inoltre segnalato l’esigenza di estendere l’offerta commerciale fino alle ore 02:00/02:30.
🚨 Relativamente al Personale Mobile, Trenord ha anticipato la possibilità di una chiusura del libro ferie per tutto il mese di febbraio 2026 limitatamente alla durata dell’evento olimpico.
📝 ORSA Ferrovie Lombardia, nell’evidenziare la problematica relativa alla modifica del servizio commerciale sulla Valtellina e le ricadute sui lavoratori e pendolari, ha comunque espresso disponibilità ad affrontare il tema delle Olimpiadi e dell’aumento produttivo in tutti i settori aziendali, sottolineando però la necessità di definire un accordo complessivo limitato al solo evento olimpico.
📊 Tale contrattazione dovrà prestare particolare attenzione alle ricadute normative e operative sui lavoratori, affinché l’incremento della produzione e la modifica degli orari di circolazione non compromettano le garanzie contrattuali né aggravino le condizioni di lavoro, salvaguardando un adeguato equilibrio tra vita privata e professionale.
📜 ORSA Ferrovie ha inoltre richiesto che il percorso negoziale conduca alla sottoscrizione di accordi quadro in tutti i settori aziendali, in linea con quanto previsto dal CCNL AF firmato a maggio 2025 da tutte le Organizzazioni Sindacali. Contestualmente, è stata ribadita la necessità di avviare il rinnovo del contratto aziendale di Trenord (scaduto nel 2015) già nei primi mesi del 2026.
🌄 Infine, la delegazione sindacale ha chiesto il rispetto di tutti gli accordi vigenti, inclusi quelli relativi alla gestione delle ferie del Personale Mobile, evitando azioni unilaterali che possono soltanto portare ad una conflittualità all’interno dell’azienda.
📅 La riunione è stata aggiornata alla seconda settimana di ottobre.
Milano, 24 settembre 2025